Della partita non s’è accorto nessuno, é stata solo un’interruzione tra un tocco di palla di De Rossi e l’altro.
La Roma scende in campo con un portiere, due centrali di difesa, due terzini, uno a destra ed uno a sinistra, un centrocampista, Daniele De Rossi, due ali, un trequartista ed un centravanti.
Minuto 1: Inizia la partita.
Minuto 82: Sostituzione per la Roma, fuori De Rossi, dentro uno turco. Fine della partita.
É quasi Giugno ma piove, perché sta serata nun ce sarebbe dovuta esse, e pure il cielo se ribella.
Sessantamila cuori, centoventimila occhi, centoventimila gambe, ma tutte ferme, nessuno se move al triplice fischio, che pe na volta é solo formale, perché la partita é finita al minuto 82.
Centoventimila occhi pieni de lacrime, sessantamile capocce piene de rabbia sessantamila gole piene de nodi.
“Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui”…
Er tempo, sto maledetto tempo, pe n’oretta s’é fermato davvero, nessun instagram, nessun facebook, nessuno whatsapp, solo io e te, e altri sessantamila e te, ognuno solo, confuso, senza sapè bene cosa succerà domani.
Con la paura che quel giro de campo sarebbe finito, col terrore che avresti imboccato quel cazzo de tunnel, con l’incubo de vedé quel 16 diventá sempre piú piccolo fino a sparí per sempre.
E poi la pioggia, fredda, a mischiasse con le lacrime pe facce sembrá piú forti davanti al mondo, perché un romanista che piange é uomo vero, non c’é vergogna a piange per orgoglio, per amore e per purezza.
Passi lenti, tutto ovattato, un silenzio che nessuno ha il coraggio de interrompe per paura de rendese conto che é tutto finito, se non lo dico non succede, se nun ce penso forse non piango. Ma piango uguale.
Daniele De Rossi é il romanismo, quello vero, quello che te fa serrá i denti, te strozza la bocca dello stomaco e quasi te buca il petto, é quell’attimo de esitazione della Curva che canta Roma Roma quando nessuno é sicuro se venga prima “mia” o “bella”.
Non me mancherai Daniè, perchè t’hanno tolto la cosa che contava de meno, una maglia é nulla di fronte a corpo, anima cuore e cervello.
Ti amo, lo sai già.
Manuel
Nato nel Delaware per volere della Mafia di Boston, la sua istruzione é stata finanziata coi fondi neri della Massoneria. Il suo sogno nel cassetto é cambiare il cognome in Baldissoni.
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