La Roma, e i suoi tifosi, vivono sempre con una certa apprensione la pausa della Serie A per gli impegni delle nazionali. E a ragione, visto che anche questo stop ha portato in dote un altro infortunio: è toccato a Marash Kumbulla, difensore tornato nella Capitale con una “bella” lesione al menisco rimediata nella vittoria della sua Albania contro Andorra. Tutta colpa di un piede piantato nel terreno (sintetico) che ha causato la distorsione del ginocchio destro. Una notizia arrivata nel periodo di Pasqua, con i giallorossi incamminati sulla Via Crucis. E noi con loro.
Terapia conservativa, la Roma spera

In un primo momento per Kumbulla si era parlato di operazione chirurgica e uno stop di almeno tre mesi, ma nelle ultime ore si è fatta strada l’ipotesi della terapia conservativa (un po’ come accadde per Amadou Diawara) e una nuova valutazione tra 30 giorni. Ad ogni modo, la stagione del difensore arrivato dal Verona in estate sembra già compromessa. E questo, ahinoi, è solo l’ultimo tassello di un puzzle di infortuni che non dà tregua a Paulo Fonseca, costretto ad inventare la difesa per l’ennesima volta. Ma non solo, perchè le assenze (pesantissime) riguardano anche il centrocampo.
In principio fu Zaniolo

Senza considerare (troppo) l’infortunio di Nicolò Zaniolo, out dallo scorso settembre dopo la seconda rottura del crociato anteriore – ma il rientro è “vicino” -, la Roma si ritrova già senza Henrikh Mkhitaryan, vittima di un infortunio al polpaccio nella gara di Europa League contro lo Shakhtar Donetsk che la Roma ha vinto lo scorso 11 marzo.
Quasi un mese senza Mkhitaryan

Qualche giorno prima dell’armeno, precisamente il 3 marzo nella vittoria in casa della Fiorentina, si era fermato Jordan Veretout, probabilmente l’unico vero insostituibile di Paulo Fonseca. Una lesione muscolare che ha tolto dai giochi il centrocampista francese, che però vede avvicinarsi il rientro: forse qualche minuto già contro il Sassuolo per riprendersi il posto da titolare nell’andata dei quarti di Europa League in Ajax-Roma. La stessa partita in cui si spera di rivedere anche Mkhitaryan.

Waiting for Smalling
C’è poi il suo compagno di reparto, almeno sulla carta, visto che gioca da centrale di difesa: Bryan Cristante, tornato subito dal ritiro di Coverciano a causa di un fastidio al pube. Per lui si naviga a vista, anche perchè senza Kumbulla, e in attesa del ritorno di Chris Smalling, è ormai il centrale titolare della Roma. A proposito dell’inglese, tanto desiderato da tutti e arrivato proprio sul gong finale… la sua è stata una stagione che sarebbe riduttivo definire sfortunata, con un ginocchio che continua imperterrito a fare le bizze.

Praticamente una gara giocata e tre/quattro saltate per l’ex Manchester United. Uno spartito che, vista l’emergenza, forse verrà archiviato già alla ripresa del campionato in casa del Sassuolo, quando Smalling dovrebbe tornare a guidare la difesa giallorossa viste la squalifica di Ibanez e i dubbi su Cristante, oltre a Kumbulla. Sperando di percorrere, e magari chiudere da vincitori, questa Via Crucis giallorossa.
Lascia un commento