Un bambino che osservava il mare e ne assaporava il profumo aveva un desiderio, quello di poter un giorno giocare a calcio. Lungo la spiaggia dorata in estate e malinconica in inverno, correva sempre con quel pallone tra i piedi e, quando il rumore delle onde si faceva più cupo, non esitava a collegarlo sulla frequenza degli occhi avversari che lo volevano abbattere. Il tempo per quel giovanotto passava veloce e negli anni quella passione divenne un lavoro, quel mare di Ostia ancora oggi pulsa energia nei suoi occhi azzurri mentre la sabbia che percorreva da bambino la respira ogni qual volta nei sogni ricorda la sua infanzia.
Daniele De Rossi, dopo il ritiro del capitano Francesco Totti, può finalmente scrollarsi di dosso quel nomignolo di “CAPITAN FUTURO” che porta da sempre. Oggi la fascia è sua e ne conserva il nome e il prestigio. La sua carica agonistica, il suo attaccamento alla squadra e ai tifosi nonché alla città ha reso tutto questo ancor più magico. Con il rinnovo per altre due stagioni si appresta ad essere ( come se nessuno lo avesse immaginato ) il leader da seguire e l’uomo dal quale trarre grinta e coraggio in campo e fuori. Quel numero 16 sulle sue spalle riesce ancora oggi a farci emozionare e nelle sue esultanze accompagnate quasi sempre dal bacio che lui posa sullo stemma dell’unica squadra che rappresenta Roma, ricorda anche ai più scettici che lui in campo combatte e rappresenta tutti noi tifosi.
561 presenze da professionista e tutte con la maglia della Roma che ha tatuata nel cuore con la bellezza di 59 goal, questo è il bottino raccolto da Daniele fino ad ora e, ne siamo sicuri, aumenterà con il passare degli anni perché Roma è casa sua e la Roma il suo unico motivo di vita. Pochi trofei per lui fino ad oggi ma come lui stesso ha sempre ribadito, conta l’amore… ed è ciò che ha dimostrato sempre e sempre dimostrerà.
Francesco Totti: “Se la vita fosse uno spogliatoio… Un certo punto della mia carriera ho avuto la fortuna di dividerlo con un altro fratello di nome Daniele. Daniele è De Rossi. Per me è Daniele, come io sono Francesco. Potrei raccontare 100 episodi e altrettante battaglie ci hanno unito. Vi basterà sapere che quando la fascia è finita sul suo braccio, io sentivo che si trovava in un posto sicuro. Le spalle di Daniele sono un posto sicuro”.
Vedo un bambino correre sulla spiaggia e ride di felicità, ascolta il padre che lo richiama a sé come la primavera richiama e ripropone profumi sempre diversi, quel bambino sorride e osservando il mare dice al papà con sguardo fiero: ” Da grande papà farò il calciatore e giocherò con il numero 16 come il mio idolo, Daniele De Rossi “
Lascia un commento