mohamed salah

Dieci giocatori che potrebbero sostituire Salah

L’addio di Salah ha lasciato un vuoto emotivo nei cuori dei tifosi giallorossi (vista la serietà e la simpatia del ragazzo), ma anche e soprattutto un vuoto da riempire, forse anche doppiamente, nella rosa della Roma. Mentre Monchi finora si è concentrato soprattutto sul mercato dei difensori e dei centrocampisti, acquistando Moreno, Karsdorp, Pellegrini e Gonalons, sembra che nella seconda parte dell’estate le attenzioni del ds ex-Siviglia andranno soprattutto su chi dovrà ricoprire il ruolo di ala destra nel post-Salah.

Così, valutando e studiando diverse statistiche, e calcolando soprattutto quello che è l’andazzo del mercato della Roma (ma anche e soprattutto di Monchi) negli ultimi anni, abbiamo stilato una lista di 10 possibili sostituti del giocatore egiziano. Non leggerete i nomi di Robben, Di Maria, o di qualche altro top. Anzi, probabilmente troverete nomi per lo più sconosciuti, o prospetti molto futuribili, perché non è mai stato nel modus operandi del direttore sportivo spagnolo andare sui nomi grossi, spendendo molto per il cartellino e per l’ingaggio.

Piccolo preambolo, prima di continuare. Se vi state chiedendo perché ci sono più nomi proveniente dalla Ligue 1 che da qualsiasi altro campionato è proprio perché Monchi non ha mai fatto mistero di guardare con molta attenzione il campionato transalpino, e perché la nostra ricerca ci ha portato ad individuare 3 nomi veramente interessanti.

 

Luiz Araujo 

 

Questa giovane ala brasiliana è cresciuta al San Paolo, e dopo l’exploit nella Copa Libertadores sub-20 è passato stabilmente in prima squadra. Mancino, utilizzato soprattutto a sinistra per sfruttarne l’ottima abilità nel cross e nei traversoni, potrebbe essere utilissimo per Di Francesco proprio per la sua capacità di saper giocare in entrambe le fasce. Alto 175 cm, proprio come Salah, non ne condivide lo scatto ma di sicuro ha una velocità sopra la media. Fanno impressione i suoi numeri, nell’ultima stagione, riguardanti il gioco individuale: Araujo ha completato infatti la media di 3,53 dribbling ogni 90 minuti (Salah, 1,46). Una statistica che potrebbe sì esser drogata dal campionato in cui ha militato finora, ma che comunque sottolinea una buona predisposizione.

Di sicuro si parlerebbe di un prospetto, da acquistare ma non da lanciare subito in prima squadra. Per lui si parla di una valutazione che si aggira sui 5-6 milioni di euro.

 

 

Lo scatto è bruciante, personalità da vendere, ma soprattutto bravo con entrambi i piedi.

 

Domenico Berardi

 

In effetti è la scelta più scontata, quella che i giornali seguono di più, per una semplice associazione di idee. Il giovane calabrese lanciato da Di Francesco sembra pronto a cambiare squadra, e un approdo alla Roma sembra quasi naturale, proprio adesso che l’ala destra titolare se n’è andata. Ma Berardi e Salah, di fatto, sono due giocatori molto diversi. È facile capirlo anche dai numeri sui tocchi di palla dentro l’area di rigore (4,8 per Salah, 2,31 per Berardi), ma anche dai passaggi filtranti effettuati dai due giocatori, 0,89 per Salah (sempre ogni 90 minuti), e addirittura 2,78 per Berardi. L’italiano è un giocatore più associativo, che ama girare attorno all’area, ma difficilmente la attacca. Non è veloce come Salah, ma molto più creativo, e con l’acquisto di Karsdorp, e il ritorno di Florenzi, il tutto lascerebbe pensare all’utilizzo di Berardi fra le linee, per favorire le sovrapposizioni dei due terzini giallorossi. Berardi sembra la scelta più coerente, per il progetto tecnico di Di Francesco, ma non si può del tutto dire che sia un sostituto tecnico di Salah.

 

Gaston Pereiro

 

 

L’ex-Nacional ha aumentato il suo minutaggio con la maglia del PSV nell’ultima stagione, giocando soprattutto da ala destra, ma anche da ala sinistra. Anche lui, come Araujo, risalta per la capacità di saper giocare con entrambi i piedi, tanto che non è raro vederlo crossare anche dalla destra con il suo piede (in teoria) non preferito. L’azione che Pereiro adora di più, è di sicuro la classica a rientrare sul mancino, per provare il tiro. Prova il tiro anche con fin troppa insistenza (83 volte in questa stagione di Eredivisie) ma con una precisione superiore rispetto a Salah (65%, contro il 53% dell’egiziano). Con il classe ’96 la Roma guadagnerebbe in fisicità, visto che è molto più adatto ai duelli fisici, sia arei che con palla a terra, ma anche in questo caso perderebbe in velocità. Monchi ha sempre guardato con attenzione all’Eredivisie (gli acquisti di Moreno e Karsdorp l’hanno confermato) e non è da escludere il fatto che un’offerta per l’uruguaiano possa anche pervenire negli uffici del PSV.

 

 

Per fisicità, e stile, potrebbe anche fare il centravanti

 

Gil Dias

 

Dopo Pereiro, probabilmente abbiamo scelto due nomi che potrebbero far arrabbiare i tifosi affamati di campioni, ma a volte le fortune di una squadra si fondano su quei colpi sconosciuti, che passano sottotraccia e poi si rivelano entusiasmanti (Marquinhos docet). È il caso di Gil Dias, e del collega di cui parleremo dopo, entrambi giocatori della Liga portoghese, entrambi 96′, entrambi mancini. L’ala del Rio ave ha accumulato una discreta esperienza quest’anno in prima squadra, con 38 presenze e 8 gol totali, e adesso dovrebbe tornare al Monaco, dal prestito in terra natia. Difficile che troverà spazio nel Principato di Monaco. Dias non è un goleador, ma è un vero dribblomane che ama partire largo sulla fascia, per saltare più uomini possibili, ma non solo: ama giocare in transizioni veloci, i famosi ribaltamenti di campo, ma non disdegna il gioco di squadra. Ha una grande visione di gioco, che lo rende molto simile a Berardi, o Bernardeschi. Anche lui andrebbe acquistato, però, solo come riserva di un titolare, e lasciato crescere con tranquillità, o magari utilizzato come arma per scardinare le partite più difficili.

 

https://streamable.com/l8n23

Una serie di filtranti veramente belli da vedere. Incredibile la sensibilità che questo ragazzo riesce a mettere nell’esterno-piede.

 

Matheus Pereira

 

 

Per un attimo, il sottoscritto, ha sognato l’inserimento di questa giovane ala brasiliana nell’affare-Doumbia  che ha portato il leggendario esubero ivoriano al club portoghese. Matheus Pereira, di Belo Horizonte, quest’anno a 19 anni ha giocato già 15 volte in Primera Liga, ma ha anche debuttato a 18 anni in Europa League nella stagione precedente, realizzando 3 reti. Sembra un predestinato, come molte ali dello Sporting Lisbona che poi hanno fatto una grande carriera. La cosa che lo contraddistingue di più è la personalità, gioca sempre a testa alta, nonostante sia molto veloce e molte volte debba controllare la sfera in corsa, difficilmente fa la scelta giusta con la palla al piede. Non tira molto in porta, ma ha una buona percentuale di Goal conversion (22%, Salah il 19%), ma il piatto forte della casa è anche il dribbling: è veramente difficile da spostare nonostante sembri gracile, e quando parte in progressione sono dolori per le difese avversarie. Anche lui è adattato a giocare su entrambe le fasce (l’anno scorso, per via della presenza di Gelson Martins, ha giocato spesso a sinistra) ed ha un piede veramente sopraffino (tanto che se c’è lui in campo, a 19 anni batte i calci d’angolo). Pereira potrebbe essere un nome che suscita ironia, scetticismo, ma sembra pronto per far ricredere tutti.

 

 

Gli onori vanno tutti al cannoniere Dost, ma Pereira ha superato in un sol colpo 4 avversari e servito quasi da terra l’attaccante olandese.

 

Riyad Mahrez

 

Probabilmente il più conosciuto a livello internazionale della lista. Sulle sue caratteristiche tecniche, c’è ben poco da eccepire, ovviamente anche sul suo curriculum. Non è riuscito a ripetere la grande annata del Leicester di Ranieri, ma di sicuro non si possono ascrivere all’algerino le colpe dell’annata un po’ deludente delle Foxes. Un algerino… per un egiziano, i due giocatori più amati d’Africa in questo momento, si succederebbero all’interno della rosa della Roma. Sarebbe anche un colpo di marketing, ma attenzione: Mahrez è un rivoluzionario. Palla al piede può fare tutto, e il contrario di tutto; sono ancora nei nostri occhi le sue accelerazioni lampanti che hanno permesso al Leicester di vincere diverse partite fondamentali, ma soprattutto i suoi colpi di classe, anche da fermo. Anche se più vecchio di un anno, l’algerino sarebbe il profilo di giocatore che la Roma dovrebbe cercare: uno che ha una certa esperienza, ma non ha esaurito la fame di sorprendere, ma anche uno che con la qualità può decidere le partite da sole.

 

 

Malcom

 

Se la velocità, la capacità di avviare contropiedi pericolosi, e di spezzare le squadre avversarie in due, è la caratteristica che per voi mancherà di più di Salah, in questa breve lista allora il giocatore che scegliereste, il più adatto, il vero erede, è lui: Malcom Filipe Silva de Oliveira, giovane ala del Bordeaux che ha giocato da titolare quasi tutte le partite della squadra girondina sia in Ligue 1, che nelle varie coppe, e realizzando 7 reti. Meno dribblomane degli altri che abbiamo segnalato, Malcom è un giocatore che sprigiona tutte le sue qualità con gli spazi aperti davanti a sé, ha una progressione mostruosa, anche se non è esattamente un solitario. Nel confronto statistico fa quasi impressione vedere come per alcune caratteristiche abbia dei numeri quasi pari a Salah, il numero dei passaggi riusciti verso la trequarti, le chance create, mentre per dribbling ha una percentuale ben più alta. L’ex-Corinthians è un 97′, ma sembra già pronto al salto di qualità, e il 4-3-3 di Di Francesco sembra calzargli a pennello.

 


Florian Thauvin

 

In queste ore è il nome che si sente con più insistenza. L’anno di ritorno a casa, sotto la guida di Rudi Garcia, ha fatto veramente bene al giovane francese, che qualche anno fa sembrava un vero predestinato del calcio transalpino. Il gioco di ripartenze che tanto ha reso famoso (ma anche odiato, a Roma) l’allenatore transalpino, ha fatto risaltare tutte le qualità di questo ragazzo che in Premier League ha trovato grosse difficoltà. Thauvin non è solo un giocatore veloce, un’ala moderna, ma è anche un giocatore di una grande intelligenza tattica. Una buona parte dei gol realizzati quest’anno dal classe 93′ sono frutto di un inserimento alle spalle del terzino sinistro avversario (potremmo dire “alla Callejon”) o di una grande opportunismo, una caratteristica quasi da attaccante. Thauvin è ovviamente devastante in progressione, ma anche un grande dribblatore (4.36 dribbling ogni 90 minuti), e fra i giocatori selezionati è quello che più si avvicina al numero di palle toccate dentro l’area.

Il sostituto ideale di Salah, per tutta la complessità di caratteristiche che l’egiziano portava con sé, sembra essere proprio lui, che all’età di 24 anni ha accumulato abbastanza esperienza per giocare nel campionato italiano.

 

 

Due sintomi che il ragazzo ha personalità da vendere: 1) convince Payet a passargli la palla su un calcio piazzato; 2) tira un missile terra-aria imprendibile

 

Alassane Pléa

 

Per Alassane Pléa abbiamo deciso di fare uno strappo alla regola. L’ex-Lione non è un’ala pura, è più un centravanti molto mobile, che nel Nizza di quest’anno ha anche giocato largo per lasciare spazio a Balotelli, e per questo assomiglia molto a Defrel, un nome che la Roma ha seguito a lungo in Gennaio. Al momento Pléa si sta riprendendo da un brutto infortunio occorsogli a Febbraio, e mentre il suo agente è stato decisivo per l’approdo di Gonalons ai giallorossi, non è improbabile pensare che abbia proposto il 24enne a Monchi. Pléa potrebbe essere una scelta giusta proprio per la sua duttilità, ha in sé diverse caratteristiche che sono simili a quelle di Salah (come la facilità di corsa) ma a queste abbina un ottimo istinto da attaccante. Pléa potrebbe essere utile come vice-Dzeko, e perfetto come acquisto, se lo si accoppia con uno dei giovani prospetti di cui abbiamo parlato finora.

 

Bravissimo ad attaccare la profondità. Curiosità: due dei tre gol provengono da assist di Seri. Chissà che questa coppia non possa ripetersi a Roma.

 

Andriy Yarmolenko

 

 

Yarmolenko non è più un giovanotto (classe 1989) ma da ormai diversi anni è il miglior giocatore di Ucraina, per netto distacco, proprio per questo è un mistero il fatto che nessuna squadra dei campionati top l’abbia ancora preso. Probabile che l’ostacolo più grosso sia la valutazione (la Dinamo chiede dai 50 milioni in su), valutazione che adesso per forza di cose dovrà cambiare, vista l’età e la voglia del giocatore di provare nuove avventure. Yarmolenko è uno strano esemplare di calciatore, un’anima da ala fantasiosa, a volte anche barocca, imprigionata in un corpo da centravanti di stazza (1,89 cm per 81 kg), ma con una velocità impressionante, ed una capacità di saper dribblare e saltare l’uomo che sorprende. Anche in questo caso sarebbe perfetto alla Roma per la sua duttilità, e per la sua capacità di decidere le partite con dei colpi di genio assoluti.

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