Enrico Vanzina

ESCLUSIVA Fdr – Enrico Vanzina: “Il mio amore folle per la Roma”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Enrico Vanzina con il quale abbiamo parlato di Roma e dei suoi ricordi che lo legano a questa squadra che tifa ancora in maniera pazzesca. L’intervista sarà diversa dalle altre, dai titoli dei film nei quali ha lavorato come produttore o come sceneggiatore abbiamo estrapolato le domande che non potevano non riguardare la nostra amata Roma.

Buona lettura

Il vizio di vivere (film tv 1988)

Ci racconti come è nato il suo amore per la Roma, se ricorda la sua prima volta  allo stadio e la sua infanzia legata ai colori giallorossi. Certo che deve essere stato un bel vizio tifare Roma sin da bambino.

“Era stato da poco aperto lo stadio Olimpico e mia madre mi portò allo stadio a vedere un Roma-Napoli, la Roma vinse 8a1 se non erro e diventai matto dalla felicità, nonostante avessi 8 anni il calcio lo avevo già nel sangue.
Vedere questo stadio enorme così colorato e imponente fu per me l’inizio di un qualcosa che entrò nella mia vita in maniera prepotente. Io andavo spesso a mangiare in un ristorante dove il proprietario era un farmacista e calciatore della Roma che successivamente militò anche nella Fiorentina, si chiamava Guarnacci. Lui mi aiutò molto a diventare ancora più Romanista.
Verso i 13 anni iniziai ad andare tutte le domeniche allo stadio, qualche volta in curva ma in quel periodo andavo in Tribuna Tevere non numerata. Eravamo una ventina di ragazzi e pochi anni dopo iniziammo a seguire la Roma anche in trasferta, ovunque” .

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Per vivere meglio divertitevi con noi (1978)

Quale è la Roma che più l’ha divertita in questi anni e quale è stata la partita che le è rimasta nel cuore?

“Ce ne sono tantissime e ce ne sono state anche molte che mi hanno fatto soffrire, ricordo che andai a vedere un Roma-Inter dove vincemmo 3a0 venne segnato un gol in rovesciata, ero molto piccolo e ricordo di aver gioito per tutto il giorno.

Posso raccontarti una cosa simpatica: la partita a Torino contro la Juventus dove pareggiammo 2a2 nell’anno dello scudetto la vidi al Circolo Aniene dove io avevo una squadra di canottaggio. Accanto a me c’era un amico canottiere che era enorme, una bestia.

Quando segnò il gol del pareggio Nakata ricordo nell’esultanza di avergli dato una gomitata in faccia terribile, il suo volto era completamente tumefatto e aveva bisogno di cure ma rimase abbracciato a me dicendo di non portarlo da nessuna parte perchè doveva vedere la partita.

Lì ho capito che la Roma era un qualcosa di davvero incredibile per me e per i miei amici. 

Ti racconto un altro aneddoto molto simpatico, io a 20 anni andai a fare la mia tesi di laurea in Perù e per fare le mie ricerche andai a Santiago del Cile. Il mio aereo si fermò in un piccolo aereoporto nella parte desertica del paese, qui c’era una modestissima squadra di calcio e anche loro aspettavano di prendere l’aereo, eravamo tutti in attesa.

Indovina chi incontrai? Manfredini! Diventai matto dalla gioia e dalle sorpresa, mi avvicinai e gli urlai: ” Piedone!! Io sono un tifoso della Roma!! “, lui si avvicinò mi abbracciò e mi portò dai suoi compagni e gli dovetti raccontare chi fosse perchè loro non ci credevano mentre per me era un sogno!

Un altro aneddoto divertente è stato quando in Vacanze di Natale scrissi la battuta: “a capodanno cosa starà facendo Cerezo?“.

Rimasi incredulo quando un mio amico mi telefonò dicendomi che Cerezo gli aveva detto di chiamarmi per dirmi che non ne poteva più perchè ogni capodanno lo chiamano tantissime persone per chiedergli cosa sta facendo. 

Ultimo aneddoto simpatico, quando mio figlio in Brasile ebbe un incidente terrificante durante il carnevale io chiamai Falcao perchè l’ospedale si trovava a Porto Alegre e lui andò a trovarlo. Da quel giorno la vita di mio figlio cambiò perchè trovarsi davanti a un idolo come Falcao lo aiutò moltissimo.

Posso dirti che io la Roma l’ho amata e la amo tanto, ma in quel momento è la Roma che ha amato me.

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Eccezzziunale veramente (1982)

Quale è il calciatore della Roma a cui sono legati i suoi ricordi più belli?

“Ti spiazzo in questo perchè il mio calciatore eccezionale veramente è Giacomino Losi. In una partita che andai a vedere si fece male e invece di uscire rimase in campo, erano tempi diversi non è come oggi che ci sono tante cure per gli alteti, prima ti mettevano una fasciatura e ti rimandavano in campo.

Lui reincarnava la Roma anche se non era Romano, piccolo e leale ma tosto. Un altro che si infortunò e rimase in campo segnando un gol alla Juve con un braccio fasciato fu Loiacono.

Quella Roma lì non era una Roma forte ma aveva dei calciatori straordinari.

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Il tango della gelosia (1981)

C’è un giocatore che avrebbe voluto vedere con la maglia della Roma ?

” Sai il calcio è proprio questo, avere dei sogni che spesso non si realizzano. Ci sono dei calciatori simpatici che avrei voluto vedere nella Roma ma non per forza un Maradona o un Messi. Ad esempio il calciatore Italiano più bello, più elegante che mi sarebbe piaciuto vedere in maglia giallorossa era Paolo Maldini.

Avrei voluto sempre giocatori Italiani, quelli stranieri sono dei fuori quota, dei veri e propri sogni”.

Cinema (film TV 1989)

Se lei avesse la possibilità di essere il produttore di un film con Josè Mourinho protagonista, che ruolo gli piacerebbe fargli fare? Che opinione ha su di lui?

“Sono un grandissimo fan di Mourinho perchè porta grande gioia, allegria e sorpresa nel calcio.

A me piaceva anche quando non stava alla Roma, ha una personalità e intelligenza superiore, sicuramente alla Roma è un valore aggiunto. Detto questo io Mourinho lo vedrei bene in un film del ‘700, un capitano di una nave che va alla scoperta di qualcosa perchè rispecchia totalmente la sua persona.

Lui va sempre alla scoperta di qualcosa di nuovo ed è questo che mi piace di lui”.

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“A Covello Forza Roma, Sempre Magica”

Vacanze di natale 83 è forse il film che più viene ricordato dai tifosi giallorossi a livello di nostalgia, questa frase che è rimasta un cult ancora viene esclamata e la si trova scritta sui muri della città .

Lei e suo fratello in quegli anni avete raccontato una Roma anni 80 fiera e orgogliosa dei tifosi giallorossi. Volevo chiederle se rimpiange quegli anni e se può raccontare a chi non li ha vissuti che anni erano. 

“Quelli erano gli anni delle rivincite perchè noi stavamo sempre sotto, già nel periodo del gol annullato a Turone io ero allo stadio e ho pianto in macchina per tutto il viaggio. Certe umiliazioni vennero cancellate negli anni successivi e c’era la sensazione che noi che avevamo investito sentimentalmente sulla Roma saremmo stati ripagati. 

Anche se abbiamo perso la coppa dei Campioni eravamo lì, eravamo la squadra che giocava meglio e che non regalava nulla a nessuno fatta di calciatori tostissimi.

Era molto diversa dalla Roma che ha vinto lo scudetto anni dopo perchè quella era una squadra comprata a differenza di quella di Viola che non era ricco, ma aveva creato una squadra di calciatori che rispecchiava l’animo dei tifosi e lo metteva in campo

Gli anni 80 erano anni di grande passione, gli anni in cui i sogni potevano trasformarsi in realtà.

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– Lei ha lavorato con grandissimi attori Romani e Romanisti fra tutti Proietti e Amendola.

Che ricordo ha di loro come tifosi? Ha mai avuto la possibilità di vedere una partita con loro? 

“Ti racconto un anneddoto molto divertente, io di abbracci con loro ne ho avuti tantissimi soprattutto con Claudio (Amendola) ma forse il più bello che ricordo è quello che mi sono dato con Gigi Proietti durante un Roma-Napoli vinto ovviamente da noi mentre giravamo “Natale ai Caraibi” in spiaggia. 

Riuscimmo non si sa come a trovare il modo di sentirla alla radio, era domenica stavamo io e lui sulla spiaggia e ci abbracciammo rotolandoci sulla sabbia per poi arrivare in un piccolo bar acchittato alla meno peggio e ci siamo ubriacati di Rum. 

Abbiamo visto delle partite in certi Roma club sparsi per il mondo davvero in modi incredibili, mi è capitato di vedere la Roma anche con Kim Rossi Stuart che è un altro Romanista di quelli malati, come lo è Ricky Memphis.

Non voglio fare il fanatico ma credo di essere stato uno dei tifosi che ha davvero avuto e ha la Roma nel suo cuore, ne ho combinate davvero tante.

Voglio raccontarti questo aneddoto divertente, fatta eccezione per i guai che ho combinato in trasferta dove sono stato anche arrestato due volte, me ne sono successe di tutti i colori.

Io ho una moglie che odia il calcio ti premetto questa cosa, una domenica giocava Juventus-Roma ed ero indeciso se andare o meno, le dissi che sarei rimasto a casa.

Mi sono svegliato la domenica che erano le 6, pioveva lei dormiva e mi sono detto: “Cazzo, ma c’è la partita..“, mi sono alzato e dopo essermi vestito piano piano mi sono ritrovato in taxi direzione aereoporto di Fiumicino.

Arrivo  Fiumicino ma gli aerei per Torino erano tutti pieni, allora decido di prendere un aereo per Milano e lì affitto una macchina.

Alle 11.15 da un autogrill chiamo mia moglie con i gettoni, perchè non c’erano i telefonini e lei mi disse, lo ricordo come fosse ieri: ” sei andato al bar? “, io gli risposi che ero a Milano e che stavo andando a Torino a vedere la Roma, non ci voleva credere.

La cosa più divertente è che avevo affittato una macchina targata Roma, io arrivai allo stadio e parcheggiai anche abbastanza bene. A fine partita ci furono dei tafferugli e io mi ritrovai lì in mezzo con la macchina targata Roma.

Inutile dire che mi distrussero la macchina a forza di sassate.

Riportai la macchina completamente distrutta ed oltre al danno anche la beffa perchè quella partita la perdemmo!

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“Guardati attorno, vedi, non bestemmiare, che se lo diciamo noi che la vita è bella, vuol dire che la vita è veramente bella”- (Vacanze di Natale 2000)

Se potesse avverare un suo sogno legato ai colori giallorossi quale avvererebbe?

“C’è un pezzo del film: “Sapore di te” dove Mattioli fissa il vuoto e ricorda la sera dove abbiamo perso la Coppa dei Campioni contro il Liverpool e immagina di fissare Graziani dicendogli : “se po fa, se po fa“. 

Noi siamo dei grandi sognatori, anche se perdiamo poi vinciamo quella dopo e siamo contenti.

Se potessi realizzare un sogno io ti direi di vedere convalidato il gol di Turone.

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Ha un messaggio che vuole inviare ai tifosi giallorossi?

“Noi dobbiamo mantenere lo standard del tifoso giallorosso, noi sul senso dell’umorismo siamo i campioni del mondo. Ovunque andiamo dobbiamo sfottere, essere divertenti ed essere orgogliosi di rappresentare la Capitale.

Questo è un qualcosa che solo i tifosi Romanisti hanno, se perdiamo questo perdiamo molto e omologarci alle altre tifoserie non sarebbe bello. Dobbiamo sempre sorridere, perchè noi siamo così.

Io sono molto amico di tanti calciatori soprattutto di Totti che quando mio fratello morì fece mettere la sua maglietta in chiesa, sono cose che non si dimenticano.

Ma volevo salutare tramite voi il mio amico Candela, che è innamorato pazzo di Roma e della Roma e al quale mando un saluto affettuosissimo come lo mando a tutti voi della redazione e a tutti i tifosi giallorossi. Forza Roma!!”

Che dire, io credo che questa mezz’ora trascorsa al telefono con Enrico sia stata un inno all’amore per la Roma.

Ho sentito tramite la sua voce un amore folle, un amore che sgorga dalle vene per arrivare al cuore in maniera prorompente. I suoi racconti, i suoi aneddoti mi hanno fatto capire che se si ama follemente una squadra nulla è impossibile.

C’è una frase che mi ha fatto riflettere: ” noi dobbiamo sempre sorridere, perchè il tifoso Romanista è così“.

Noi siamo diversi, nonostante tutto e tutti ed Enrico questa cosa l’ha sempre saputa, riuscendo a trasferirla in tutti i suoi film perchè vivere è ridere e tifare ROMA.

FORZA ROMA

Classe 87, nato e cresciuto con la Roma nell'anima. Scrivo per passione mettendo il cuore avanti ad ogni singola parola.

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