Roma - Salernitana

Inizio amaro: Roma-Salernitana 2-2

La corsa di Dybala sotto la Sud dopo il rigore decisivo realizzato contro lo Spezia nell’ultimo turno dello scorso campionato era stato l’ultimo fotogramma di una stagione a dir poco travolgente. Una finale di Europa League raggiunta e poi persa e un sesto posto in campionato (sarebbe stato settimo senza la squalifica della Juventus) ha lasciato l’amaro in bocca dato l’entusiasmo che si prospettava all’inizio della stagione stessa.
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Dopo un’estate caratterizzata da un calciomercato ostacolato e non poco dai paletti del Fair Play Finanziario la Roma ha dovuto muoversi di conseguenza, peccando magari sulle tempistiche di alcune scelte. Le cessioni su tutte di Ibanez e quella sorprendente di Matic, gli acquisti degli svincolati Aouar e N’Dicka, oltre che al ritorno di Llorente e gli innesti di Kristensen, Paredes e Renato Sanches rappresentano il mercato fin qui fatto dalla Roma, in attesa della tanto ricercata punta che possa sostituire numericamente ma non solo l’infortunato Abraham.

Il calendario ha messo nuovamente di fronte Roma e Salernitana alla prima giornata di campionato. Campi invertiti stavolta e Paulo Sousa al posto di Davide Nicola sulla panchina dei campani. Niente Mourinho né Foti sulla panchina giallorossa causa squalifica, è toccato a Bruno Conti, in quanto unico possessore del patentino UEFA A, affiancare lo staff del portoghese in campo.

COME IN CAMPO?
Date le squalifiche di Pellegrini e Dybala la Roma si è dovuta muovere di conseguenza. 3-5-2 con Rui Patricio tra i pali e Llorente che ha vinto il ballottaggio con N’dicka per il ruolo di braccetto di sinistra al fianco di Smalling e Mancini. Kristensen e Spinazzola sugli esterni con Bove, Cristante e Aouar in mezzo al campo. El Shaarawy a supporto di Belotti in avanti.

Dall’altra parte Paulo Sousa ha schierato gli ex Gyomber e Fazio davanti a Ochoa insieme a Lovato a completare il terzetto di centrali. Mazzocchi e Bradaric sugli esterni di un centrocampo completato con Maggiore e Coulibaly. Candreva e Kastanos invece in avanti dietro all’unica punta Botheim.

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LA PARTITA
La Roma parte subito forte cercando di far male agli avversari sfruttando le imbucate centrali per un Belotti in grande spolvero. È proprio il Gallo a segnare al 7’ minuto un gol successivamente annullato per fuorigioco dopo il check del Var che però non impedisce all’ex Torino di ripetersi dieci minuti dopo su lancio di LLorente. Stavolta è tutto regolare. La Roma mantiene il controllo e si divora con Mancini il gol del raddoppio prima che Candreva sfrutti un’uscita non perfetta proprio di Mancini e superi Rui Patricio per la rete che manda le due squadre negli spogliatoi con il parziale in perfetta parità.

Nella ripresa parte meglio la Salernitana che al 49’ si porta in vantaggio con un gol capolavoro di Candreva, abile a rientrare sul sinistro e disegnare una traiettoria perfetta che si spegne alle spalle di un incolpevole Rui Patricio. La Roma appare bloccata e si opta per un quadruplo cambio: fuori Kristensen, Spinazzola, Bove e Smalling, dentro Karsdorp e Zalewski sulle fasce e i due neo acquisti Paredes e Sanches in mezzo al campo, con Cristante abbassato nei centrali. La Roma ritrova freschezza e geometrie, spingendo e trovando il pari a otto minuti dalla fine ancora con Belotti su angolo di Paredes. Si cerca a quel punto l’assalto finale ma la Salernitana si chiude bene e al triplice fischio i punti in palio sono divisi tra le due squadre
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COSA CI DICE QUESTA PARTITA?
Indubbio il fatto che la Roma abbia meritato la vittoria (addirittura gli expected goals sono di 1.90 per i giallorossi contro lo 0.14 dei campani) sfumata essenzialmente per due giocate di un singolo (Candreva). La Roma ha sostanzialmente controllato sempre la partita tranne i primi venti minuti del secondo tempo prima dei cambi optati da mister Mourinho. Oltre a un ottimo Belotti non ha per niente sfigurato Aouar, sembrato subito a suo agio sia nel fraseggio con i compagni sia nel suo ruolo di collegamento tra i due reparti. Bene anche da subentrato Zalewski e i due nuovi acquisti Sanches e Paredes, rei di aver apportato maggior freschezza e qualità a una manovra che si era decisamente allentata. Urge un attaccante dal mercato (Belotti chiude con i crampi ma senza nessuno che possa sostituirlo) in modo da poter essere al completo per affrontare un’altra lunga stagione. Sperando che il finale stavolta possa essere meno amaro.

Studente universitario. Romano e romanista da sempre. Scrivo per passione e per sfogare l'ansia che accumulo ogni partita. Vedrete quindi tanti miei articoli.

2 Comments

  1. Marco Emberti Gialloreti Reply

    Ciao
    sono Marco Gialloreti de Il Giornale di Roma e Amore Giallorosso.it e in tv.
    Avrei bisogno di parlare con qualcuno della redazione di Febbre da Roma.
    Come posso fare? Puoi aiutarmi?

    Cmq, bravissimo, bel pezzo.

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