Monchi Ninja

Monchi, il “ninja” del mercato giallorosso

A Roma un ninja c’è già e ha voluto protrarre la sua avventura  in giallorosso fatta di grinta, passione, sudore e agonismo fino al 2021, il suo nome è Radja Nainggolan. Ma, se vogliamo, vi è un’altra sorta di ninja, decisamente più silenzioso, ma non per questo meno incisivo.

Questa volta però trattiamo di un ninja che non agisce sul rettangolo di gioco, bensì tra telefonate, mail, sale d’incontro di hotel lussuosi e conferenze stampa. Stiamo parlando del nuovo ds giallorosso, Monchi. Ed ecco, per molti di voi l’accostamento di un uomo d’affari ad un ninja sembrerà ai limiti dell’assurdo, ma se ci si pensa bene il suo modo di fare non si distacca molto da quelli di questa figura caratteristica importata dall’estremo oriente. Non è forse vero che, proprio come un vero e proprio ninja, il nostro Monchi agisce in silenzio, mettendo a segno qualsiasi colpo con una precisione indescrivibile?

Proviamo a tracciare la sua storia in giallorosso fino ad adesso.

Arriva a Roma dopo l’addio di Sabatini, che fa le valigie alla volta dei nerazzurri dell’Inter. Il suo arrivo sembra dividere a metà i tifosi romanisti, vi è chi, infatti, continuava ad elogiare Sabatini e che non riponeva tanta fiducia nell’ormai ex ds del Siviglia e chi, al contrario, aveva bisogno di aria nuova sul mercato e che quindi accoglieva quest’ultimo a braccia aperte. I primi ricordano a tutti le grandi  gesta di Walter Sabatini, come l’aver portato nella capitale Nainggolan, i secondi rimembrano invece i flop, guarda il traferimento di Iturbe.

In ogni caso, passa poco tempo dall’apertura della finestra di mercato ed ecco che dal nulla tutti i romanisti la mattina aprono il giornale e a sorpresa si trovano subito un acquisto giallorosso. Hector Moreno, difensore centrale del PSV classe ’88, è della Roma per la modica cifra di 6 milioni di euro. Notizia che stupisce, vista la totale assenza di rumors nei giorni precedenti. Nessuna critica, nessuna pressione, Monchi ha agito in silenzio come è solito fare e ha portato in rosa un ottimo rinforzo in difesa per un prezzo decisamente gestibile dal budget. Già in questo primo acquisto si vedo i capisaldi dell’operare “monchiano”: agire silenziosamente alle spalle della stampa, niente supposizioni, solo dati concreti a giochi fatti. Passa un po’ di tempo e già in molti cominciano a chiedersi:” Sì, ma quando arrivano i terzini?”.  Detto, fatto. Il 28 giugno, sotto l’ombrellone al mare, apro la “Repubblica” e leggo “Roma, Karsdorp è ufficiale: contratto fino al 2022”. Per 14 milioni di euro, un terzino destro del Feyenoord 22 enne con ottime doti fisiche e tecniche entra a far parte della rosa giallorossa. Anche qui zero rumors. Lo stesso giorno da Lione arriva Gonalons, per un trasferimento pari a soli 5 milioni di euro che può rivelarsi molto utile ai fini della qualità sulla linea mediana della Roma. Passa

La Roma che sta nascendo: analisi dei singoli reparti 2

no i giorni, intanto sulla Rai vanno in onda gli europei U21 e, un po’ per mancanza della Roma, in molti li guardano. Durante Italia-Danimarca un ragazzo del ’96, Pellegrini, fa un goal strepitoso in rovesciata, che è a coronamento di una sua prestazione formidabile in quel match. Il giorno dopo tutti a dire:” Hai visto che goal ha fatto ieri Pellegrini?! Sarebbe davvero bello vederlo di nuovo con la maglia della Roma”. Anche qui, mentre tutti fantasticavano, Monchi passava invece ai fatti. Dopo pochi giorni arriva la notizia, Pellegrini torna in giallorosso, al Sassuolo vanno 10 milioni per il riscatto. Volando in Turchia poi vi è un ragazzo molto giovane, forse per molti di noi sconosciuto, ma non per le grandi società europee. Cengiz Under, definito il Dybala turco, viene strappato dalle grinfie del Manchester City da Monchi, che vince la concorrenza degli inglesi per 15 milioni di euro. E già a fine luglio nella capitale arrivano due centrocampisti, due difensori e un attaccante, tutti acquistati con lo stesso metodo da ninja.

Sì, ha comprato bene, ma ha anche venduto molto, mi direte. Tanti anti-romanisti cominciarono a dare alla Roma un appellativo non proprio simpatico, infatti, definendola un discount. Ora, che io sappia, ai discount si vendono cose ad un basso prezzo e non mi sembra che la Roma fin qui abbia svenduto i propri giocatori. Salah va al Liverpool per 42 milioni più 8 di bonus, i quali non sono proprio monetine. Ruediger parte alla volta del Chelsea per 35 milioni di euro, Paredes va allo Zenit per 23 milioni di euro e Mario Rui va al Napoli per 9 milioni bonus esclusi. A parte quest’ultimo, che però è sta

to utilizzato davvero poco nella stagione precedente, gli altri non sono stati venduti al di sotto dei 23 milioni di euro. Non sono vere e proprie cifre da discount. Per finire il mercato in uscita, Szczesny? Inutile prendere in considerazione Monchi visto che era un giocatore di proprietà dell’Arsenal. Ricapitolando, la Roma fin’ora ha venduto 4 giocatori di cui due titolari per un ammontare di 117 milioni di euro. Ha però acquistato due difensori, due centrocampisti e un attaccante  per50 milioni complessivamente, ovvero meno della metà. Ci siamo indeboliti? Non credo proprio. Fuori Szczesny, dentro Alisson e come vice Skorupski. Parte Ruediger, ma rimane Manolas, il che non è così scontato e arriva Moreno. Via Mario Rui, dentro Karsdorp. Paredes se ne va e arrivano Pellegrini e Gonalons. E Salah? proprio stamattina Monchi ha alzato l’offerta a 35 milioni per un certo Mahrez del Leicester. Staremo a vedere come andrà a finire questo nuovo colpaccio del ninja da calciomercato.

 

 

Di Andrea Candelaresi

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