Roma

Roma-El Shaarawy, un filo mai interrotto del tutto

Ci si è (ri)messo il maledetto Coronavirus, ma ormai è fatta per il ritorno di Stephan El Shaarawy alla Roma. Per l’ufficialità dell’arrivo dell’attaccante mancano solo le visite mediche che, appunto, la leggera positività al tampone ha già rimandato due volte. Una “seconda vita” giallorossa che “il Faraone” ha voluto con tutte le sue forze, lasciando sul piatto davvero tanti soldi.

El Shaarawy con la Coppa di Cina vinta

Via dalla Cina

L’attaccante classe 1992 che fu ceduto dai giallorossi ai cinesi dello Shanghai Shenhua nel luglio 2019 (con un contratto faraonico…), sarebbe dovuto tornare a Roma già nella scorsa estate. Era fatta per il prestito con diritto di riscatto, per la gioia di un El Shaarawy che aveva fatto di tutto per vestire di nuovo la maglia della Roma: l’affare saltò solo nelle ultime ore dell’ultimo giorno di mercato estivo per “colpa” di Diego Perotti, il cui trasferimento al Fenerbahce subì un ritardo che risultò fatale al ritorno di El Sha. In Cina, per lo stop al campionato cinese imposto dal Covid, non ha lasciato traccia e si è stabilito a Dubai per allenarsi e farsi trovare pronto per il mercato invernale il ritorno in Italia.

26 maggio 2019, Roma-Parma: l’ultima di El Shaarawy in giallorosso

Tanti soldi lasciati per strada

Una scelta di vita e anche di Nazionale, visto il campionato cinese non offriva e non offre garanzie adeguate al CT Roberto Mancini in vista di Euro 2021, per cui è stato chiaro: “Convoco solo chi gioca”.

El Shaarawy con il CT dell’Italia Roberto Mancini

Pronto, perciò, il secondo capitolo alla Roma, un sequel El Shaarawy ha voluto con tutte le sue forze rinunciando ai quasi 20 milioni di euro che lo Shanghai Shenhua gli doveva ancora. Risolto l’accordo, ecco il ritorno in giallorosso con un nuovo contratto con la Roma fino al 2024, in attesa della negatività e delle visite mediche propedeutiche all’annuncio ufficiale.

Il gol all’esordio di El Shaarawy contro il Frosinone

El Shaarawy-Roma, atto secondo

Una storia, quella tra Stephan El Shaarawy e la Roma, cominciata nel gennaio 2016 grazie a Walter Sabatini, allora diesse giallorosso, che lo prelevò quasi a sorpresa dal Monaco per portarlo a Trigoria. Dal gol al Frosinone di tacco all’esordio è stato un crescendo: i sei mesi della stagione 2016-17 li ha chiusi con 8 reti in 18 presenze, replicando l’anno dopo con 12 gol in 44 presenze.

Grande la resa con Luciano Spalletti, confermata anche sotto Eusebio Di Francesco nella stagione 2017-18, quella della semifinale di Champions League, in cui realizzò la sua prima doppietta europea con due grandissimi gol al Chelsea (in particolar modo il primo, il più veloce della Roma nelle competizioni europee dopo soli 45″ dal calcio d’inizio).

Nell’ultima travagliata stagione, la 201819, realizza 11 reti totali risultando comunque tra i migliori della rosa della Roma. Poi il bisogno di fare plusvalenze e la cessione allo Shanghai Shenhua, che a questo punto ha rappresentato solo una piccola pausa. Ora El Shaarawy è pronto a riprendersi la Roma e aiutare l’attacco di Paulo Fonseca, ora aggrappato “solo” a Henrikh Mkhitaryan e Borja Mayoral vista la situazione che riguarda Edin Dzeko. E allora bentornato Stephan, ora puoi riprendere quel filo… che non si è mai interrotto.

Appassionato di calcio, quindi di Roma, dal 1987. Giornalista per passione, sin da quando con Paint disegnavo prime pagine con la Roma campione d'Italia.

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