Martedì 6 dicembre 2017 potrebbe diventare una giornata storica per la Roma. Sono due i fronti dove si combatteranno delle battaglie vere e dall’esito incerto.
In Regione, durante la giornata, si chiude la conferenza di servizi decisoria che, in caso di esito positivo, spalancherebbe, nella prossima primavera, le porte alla costruzione dello stadio di proprietà.
Allo Stadio Olimpico, ore 20 e 45, si gioca la sesta ed ultima giornata dei gironi di Champions League. La squadra di mister Eusebio Di Francesco ospita il Qarabag. Una vittoria significherebbe il raggiungimento di una qualificazione agli Ottavi che, al momento del sorteggio, sembrava quasi impossibile.
Con tutti gli scongiuri del caso, ci sono gli estremi affinché la giornata possa davvero diventare storica. I pareri giunti in conferenza sono tutti positivi, con prescrizioni che non precludono in nessun modo la realizzazione dell’opera. Ultimo ad arrivare, nella giornata di venerdì, quello della Valutazione di Impatto Ambientale. Una battaglia iniziata cinque anni fa e che ad un certo punto sembrava persa. Grandissimo il lavoro svolto dalla diplomazia giallorossa che si è subito messa a disposizione di tutti gli enti coinvolti.
Un’opera immensa per Roma e per tutti i cittadini romani, in un momento di difficoltà estrema di tutto il paese. Il più grande investimento privato con realizzazione, a spese dei proponenti, di opere pubbliche strategiche per la città. Incrociamo le dita e speriamo bene. Filtra ottimismo ma non bisogna mai vendere la pelle dell’orso prima di averla conquistata.
L’importanza strategica del nuovo stadio è talmente alta che non abbiamo voglia di sbilanciarci. Domani si decide il futuro del prossimo secolo di storia della Roma ed il fatto che possa essere radioso non farà felici proprio tutti. Per questo motivo, ci sarà probabilmente chi tenterà qualche mossa disperata per far saltare tutto. Ai nostri dirigenti il compito, non facile, di difendere i nostri diritti.
Altrettanto fondamentale, per la stagione in corso, è la gara che capitan De Rossi e compagni affronteranno sul campo. Quando l’urna di Nyon ci ha “regalato” il Chelsea e l’Atletico Madrid, in molti si stavano già concentrando sull’Europa League.
Troppo forti gli spagnoli, finalisti due volte negli ultimi quattro anni. Altrettanto fuori dalla nostra portata gli inglesi, reduci da una Premier League letteralmente dominata. La Roma invece è stata all’altezza, soprattutto nella doppia sfida contro il Chelsea.
L’Atletico Madrid invece, si è incartato nella doppia sfida contro il Qarabag ed adesso tenta la disperata rimonta. Dopo aver rabbiosamente sconfitto la Roma, probabilmente riuscirà a vincere anche a Stamford Bridge. Il bello di tutto ciò, tuttavia, è che alla Roma può anche non interessare.
Tutto dipende da noi. Vincere contro il Qarabag significa qualificazione agli Ottavi. A prescindere dal risultato di Londra. È tutto nelle nostre mani. O meglio, è tutto nella testa e nei piedi della Roma. Al contrario di quello che si possa pensare, sarà una gara dura.
L’importanza della partita non potrà non influire sulla prestazione dei nostri. Il Qarabag giocherà con la mente totalmente sgombra. Sulla Roma invece ci sarà il peso della partita da vincere a tutti i costi. A mister Eusebio il compito, non facile, di trasmettere la giusta tranquillità, unita alla adeguata carica agonistica.
Pochi i dubbi di formazione. Alisson, Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov, De Rossi, Strootman, Nainggolan, Gerson, Dzeko, Perotti. Questa dovrebbe essere. Juan Jesus ed El Shaarawy le variabili. Difficile vedere Schick dal primo minuto, anche se il ceco è sempre più pronto per giocare.
Tornerà in campo Daniele De Rossi. Al capitano il compito di riscattare Genova e di guidare la Roma alla conquista del primo traguardo stagionale. Da lui, e da tutta la squadra, ci aspettiamo una prestazione all’altezza dell’importanza del match. Il popolo giallorosso ha voglia di vincere e di cantare per la sua Roma. Con la speranza che, una vittoria, possa essere la ciliegina di una storica giornata.
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