Roma incerottata e indecente: troppo facile per l’Inter

Diciamoci la verità: nessuno, neanche il più ottimista dei tifosi della Roma, avrebbe mai immaginato di poter battere l’Inter. Senza Abraham e Karsdorp squalificati, con Pellegrini ed El Shaarawy infortunati (senza considerare il lungodegente Spinazzola) e il baby AfenaGyan ai box causa Covid, si chiedeva almeno una reazione dopo il ko di Bologna. E invece la squadra di José Mourinho – che per la prima volta ha incassato tre reti in casa nel primo tempo – è riuscita ad offrire una prestazione ancora peggiore rispetto a quella del Dall’Ara. E quindi, neanche il più pessimista dei tifosi, avrebbe potuto pensare ad una resa senza condizioni del genere. 

Uno sconsolato Josè Mourinho

La Roma non recupera mai da situazione di svantaggio

Dopo i primi, tutto sommato buoni, 10’ in cui la Roma aveva creato e si era chiusa bene, è arrivato il consueto regalo della difesa con il gol di Calhanoglu direttamente da calcio d’angolo: Zaniolo e Cristante sul primo palo a farfalle, così come Rui Patricio. Un gol che ha messo la parola fine alla “partita” della Roma, una squadra che si è sciolta come neve al sole. E non è in caso che in stagione, una volta andata in svantaggio, la squadra di Mourinho non abbia mai recuperato il risultato.

Smalling, Cristante, Veretout e Zaniolo

La proverbiale solidità difensiva è già andata a farsi benedire, sia per gli svarioni dei singoli che per un reparto che nel complesso non si è ancora registrato. E l’inesistenza della fase offensiva, orfana di Pellegrini, è stata accentuata da uno Zaniolo che a volte sembra veramente giocare con il paraocchi e fare cose senza un senso. Di Shomurodov, scaduto nell’imbarazzo, preferiamo non parlare.

Roma-Spezia, out Zaniolo e Mancini

L’alibi delle assenze non può reggere all’infinito, così come quello degli arbitraggi (partita facile per l’arbitro Di Bello, grazie ad una Roma inesistente). Mourinho – a ragione – chiede tempo, ma anche noi chiediamo che si cominci a vedere qualcosa di più di quanto visto finora. A lanciare la zappa sui piedi dello Special One, inoltre, ci si mettono i singoli.

Nicolò Zaniolo

Su tutti Veretout, che continua paurosamente ad assomigliare al cugino che non ha mai giocato a calcio. La speranza è che con lo Spezia (senza Zaniolo e Mancini squalificati), in ogni modo e maniera, arrivino i tre punti per continuare a sperare in un quarto posto che adesso sta diventando pura utopia.

Appassionato di calcio, quindi di Roma, dal 1987. Giornalista per passione, sin da quando con Paint disegnavo prime pagine con la Roma campione d'Italia.

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