Roma Manchester United

Roma – Manchester United 3-2: una bella ed inutile vittoria

La Roma torna alla vittoria ma non basta per approdare in finale. La colpa è di un disastroso secondo tempo nella gara d’andata. I giallorossi ci mettono il cuore ma alla fine passa il Manchester United.
L’inizio è tutto a favore della Roma ma si intuisce sin da subito che non è serata. Mancini si divora un gol già al 3′. Un minuto dopo Mkitharyan sfiora il raddoppio. I giallorossi spingono sull’acceleratore ma è lo United ad avere opportunità clamorose con Cavani che colpisce la traversa e nell’azione successiva colpisce in pieno volto Mirante.

Al 29′ la sfortuna ci mette ancora del suo e Smalling è costretto ad uscire: al suo posto entra Darboe.
Cavani al 38′ dimostra che quelle occasioni sprecate erano solo per prendere la mira e batte Mirante. La qualificazione ora è veramente un’utopia.

La gara assume i connotati di un puro scopo statistico, ma nonostante ciò la Roma vuole onorare l’incontro. Al 49′ ci sarebbe un rigore clamoroso per la Roma per un fallo di mano evidente di Maguire ma l’arbitro Byrch decide di non assegnare la massima punizione.
Al 57′ Dzeko pareggia i conti dopo una svirgolata di Pedro. Nemmeno 3 minuti e Cristante trova il raddoppio con una conclusione dal limite dell’area che batte De Gea.
La gara si infiamma e la Roma va incredibilmente vicina al gol nell’arco di due minuti. Incredibile l’occasione capitata a Mkhitaryan con De Gea ormai battuto, salvo solo da un tocco fortuito con il tacco con il pallone che danza per tutta la linea di porta.
Il Dio del calcio un domani ci dovrà spiegare il motivo per il quale il pallone non sia entrato.
E come sempre accade alla fine il gol lo fanno loro. Ancora una volta Cavani, uno che contro di noi ha il mirino sempre centrato, sbuca alle spalle della difesa e schiaccia di testa battendo ancora una volta Mirante.
Game over.

Eppure la Roma continua a spingere anche se l’impresa è ormai impossibile ma la sfortuna è ancora dietro l’angolo. Prima si ferma anche Bruno Peres per infortunio poi Mkhitaryan colpisce il palo. Fonseca non ha più niente da chiedere alla partita e butta nella mischia un altro giovane: Nicola Zalewski.
Il talento della formazione primavera si rende subito protagonista e propizia il gol del 3-2 al minuto 83 con un bel destro al volo e con la complicità di una deviazione di Telles.
Finisce 3-2 per la Roma. Una gara piena di rimpianti.

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