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Roma, per Mkhitaryan è un 2020 da incorniciare

Finalmente ci apprestiamo a metterci alle spalle un 2020 da incubo per il mondo, devastato dal Coronavirus e da una pandemia che, si spera, potremo lasciarci indietro il prima possibile. Ma come accade sempre, a fine anno è tempo di bilanci, e in quello della Roma spicca quasi senza pietà Henrikh Mkhitaryan. L’armeno “tuttocampista” è sicuramente la nota più lieta di questi dodici mesi calcistici (per cui dobbiamo ringraziare Gianluca Petrachi).

Imprescindibile

Mkhitaryan, considerando tutto il 2020 e quindi anche la parte della scorsa – strana – stagione, ha messo a segno in tutte le competizioni (Serie A ed Europa League) un totale di 14 reti e 13 assist. Un ruolino inimmaginabile quando arrivò nell’estate 2019, quasi come una scommessa: proprio nessuno, neanche il più ottimista dei tifosi, avrebbe potuto mai immaginare l’impatto che l’armeno avrebbe poi avuto sulla Roma e su Paulo Fonseca che, se può, non ci rinuncia mai.

E pensare che il suo 2020 è cominciato male con un fastidioso stiramento alla coscia che gli ha praticamente fatto saltare un mese e tornare il 7 febbraio nella dura sconfitta casalinga con il Bologna, ma comunque con il suo nome sul tabellino dei marcatori. Da lì in poi altre 5 reti e 4 assist fino alla fine del (travagliato) campionato e 1 altro assist in Europa League.

Capocannoniere

Per la stagione 2020/21 della Roma, nel momento in cui scriviamo, Henrikh Mkhitaryan è il capocannoniere della rosa in Serie A con 7 reti, anche se ex-aequo con Jordan Veretout (che però è il rigorista). Un campionato, quello corrente, che ha visto l’armeno restare a secco di gol per le prime sei giornate, in cui ha però regalato 4 assist. Un digiuno che si è interrotto fragorosamente al “Ferraris”, quando Mkhitaryan si è scatenato con una tripletta al Genoa a dir poco sontuosa l’8 novembre.

Subito dopo, il 22 dello stesso mese, l’armeno ha replicato con una doppietta al Parma, salvo poi “riposarsi” con Napoli e Sassuolo (un gol annullato in una partita “arbitrata” un po’ così). Il cammino è ripreso con il Bologna, a cui ha aggiunto un assist, e proseguito con il Torino, con l’ultima “bandierina” messa a Bergamo con l’assist a Dzeko.

…che va come un treno

Chiuso l’anno solare al 3° posto, la Roma naviga verso il 2021 con grandi speranze, speranze di Champions League. E con un Mkhitaryan così, che se non segna fa assist – ma spesso fa entrambe le cose nella stessa gara – si può sicuramente continuare a sperare, o magari sognare. Dietro l’unica punta Dzeko, esterno nella batteria di trequartisti o anche falso nueve… “l’armeno che va come un treno” risponde sempre presente.

Appassionato di calcio, quindi di Roma, dal 1987. Giornalista per passione, sin da quando con Paint disegnavo prime pagine con la Roma campione d'Italia.

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