Nonostante la (disperata?) ricerca di un nuovo direttore sportivo la Roma si gode gran parte dei calciatori portati a Trigoria da Gianluca Petrachi, diesse licenziato da James Pallotta prima dell’arrivo di Dan Friedkin al timone del club giallorosso. Ora Petrachi ha fatto causa alla società – tramite il Tribunale del lavoro – chiedendo un indennizzo di 5 milioni di euro o in alternativa il reintegro, visto che il posto è ancora vacante.

I Friedkin però sembrano orientati a cambiare, nonostante Petrachi abbia un contratto fino al 30 giugno 2022. E fondamentalmente quello che sta facendo la Roma di Paulo Fonseca è anche merito di Gianluca Petrachi. A parte Kumbulla e Pedro, infatti, giocano quasi tutti i calciatori acquistati dal diesse salentino.
Pau Lopez

È lui la delusione più grande della campagna acquisti condotta da Petrachi per la Roma due estati fa. Il portiere spagnolo, arrivato per circa 25 milioni, si è completamente perso dalla papera al derby dello scorso gennaio, perdendo il posto da titolare a favore di Antonio Mirante. Ora Pau Lopez sta pian piano tornando a far vedere le sue qualità in Europa League, ma resta il secondo: (per ora) bocciato.
Gianluca Mancini

È effettivamente arrivato alla Roma con Petrachi come diesse, ma fondamentalmente è un acquisto impostato da Monchi. Il difensore preso dall’Atalanta ha perso la vena realizzativa che lo ha contraddistinto in nerazzurro, ma è sensibilmente migliorato, soprattutto grazie alla nuova difesa a tre lanciata da Fonseca: promosso.
Chris Smalling

Portare Chris Smalling alla Roma ha rappresentato senz’altro il capolavoro di Petrachi. Il difensore inglese è arrivato in prestito oneroso, da vera scommessa. Vinta, anzi stravinta, tanto che Smalling ha attirato su di sé gli occhi delle big. Tralasciando le lungaggini per l’accordo con il Manchester United, è tornato giallorosso a titolo definitivo all’ultimo istante dell’ultimo giorno di mercato: (stra)promosso.
Leonardo Spinazzola

Strana la parabola di Leonardo Spinazzola, vista la sua avventura alla Roma che sembrava praticamente finita con le visite mediche svolte per l’Inter. Alla fine è rimasto, e da quel viaggio è tornato un altro giocatore. Ora Spinazzola comanda la fascia sinistra ed è uno degli indispensabili di Fonseca e della Nazionale del CT Mancini: promosso.
Roger Ibanez

Sembrano passati secoli dall’arrivo alla Roma di Roger Ibanez lo scorso gennaio, soffiato da Petrachi al Bologna che lo aveva praticamente preso dall’Atalanta dove aveva giocato pochissimo. Dopo i primi mesi di ambientamento, adesso è un titolare che ha almeno triplicato il suo valore di mercato (acquistato per “soli” 8 milioni): promosso.
Mert Cetin

Il turco aveva fatto intravedere margini di crescita, che però la Roma ha preferito accantonare per accogliere Kumbulla. Mert Cetin è stato inserito nello scambio con il Verona ed ora lavora con Juric (poco, visto che spesso è infortunato): bocciato.
Davide Zappacosta

L’esterno prelevato in prestito dal Chelsea si è rotto il crociato appena arrivato alla Roma. Aveva cominciato la sua avventura sbagliando un gol contro il Genoa, proprio la squadra che lo ha rilanciato. E indovinate un po’? Con un gol all’esordio: non classificato.
Jordan Veretout

Il francese, che Petrachi ha acquistato dalla Fiorentina, si è preso sin da subito il centrocampo della Roma (e l’onere di calciare i rigori). Lo abbiamo visto, con Jordan Veretout in campo è tutta un’altra squadra e Fonseca ci rinuncia solo in casi estremi. Sogno di mercato del Napoli e di Gattuso, con Pellegrini al suo fianco forma una coppia perfetta: (più che) promosso.
Amadou Diawara

“Il professore”, così lo chiamavano a Napoli, a Roma era quasi diventato “preside”. Poi alcune prestazioni un po’ così e l’infortunio al ginocchio, prima del Coronavirus, lo hanno relegato a corpo estraneo. Che ora è pronto a tornare: rimandato.
Gonzalo Villar

Il giovane spagnolo ha già fatto vedere sprazzi di grande calcio. Grazie all’intuizione di Petrachi la Roma può aver trovato il centrocampista/trequartista del futuro. Gonzalo Villar ha un tocco di palla che hanno in pochi, ma soprattutto una testa ben piantata sulle spalle: promosso (con riserva)
Henrikh Mkhitaryan

L’armeno che va come un treno è stata un’altra grande scommessa di Petrachi. Ora Mkhitaryan, reduce dalla tripletta al Genoa, guida l’attacco (o meglio la trequarti) della Roma. Se sta bene e il fisico lo assiste è un giocatore di un altro livello, di quelli altissimi: promosso.
Carles Perez

Il giovane attaccante spagnolo arrivato dal Barça nello scorso mercato di gennaio ha fatto vedere alcune cose interessanti, ma ancora troppo poco per essere sicuro di un posto nella Roma: rimandato
Nikola Kalinic

Un acquisto controverso quello di Nikola Kalinic, arrivato nell’estate 2019 come vice-Dzeko. Non ha impressionato mai, prendendosi la Roma solo poco prima dello stop causato dalla pandemia. Ora alcuni lo “rimpiangono”, ma proverà a rilanciarsi a Verona: bocciato.
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