Dopo essere rimasta a bocca asciutta contro Bologna e Inter, la Roma torna finalmente alla vittoria con un 2-0 allo Spezia di Thiago Motta, “allievo” di Josè Mourinho con cui aveva centrato il Triplete nerazzurro del 2010. Un successo che riporta i giallorossi al sesto posto e che, in qualche modo, mantiene viva la speranza di lottare per un posto in Champions. Al momento la classifica parla chiaro, con la quarta piazza attualmente occupata dal Napoli lontana ben 8 punti.

Come ormai accade da mesi, la Roma schierata da Mourinho, è stata una squadra piena di assenze. Senza considerare il lungodegente Spinazzola, all’Olimpico, mancavano gli squalificati Mancini e Zaniolo, oltre agli infortunati Pellegrini ed El Shaarawy. Il merito dei giallorossi è stato quello di sbloccare subito la gara grazie al colpo di testa di Smalling dopo soli 6′ sugli sviluppi di un corner e assist, sempre di testa, di Abraham. Dal vantaggio in poi la Roma ha avuto due grandi occasioni per raddoppiare subito, cancellate come sempre dalla sfortuna – 7° palo stagionale di Abraham – e dall’imprecisione di Borja Mayoral, alla seconda di fila da titolare.

Rui Patricio c’è, raddoppia Ibañez
Nel primo tempo lo Spezia ha avuto una sola vera occasione per pareggiare con Reca, disinnescata dall’ottimo Rui Patricio che, in un secondo tempo cominciato malissimo dalla Roma, compierà un vero miracolo (nonostante il fuorigioco fischiato successivamente) su Manaj. Il tutto dopo il raddoppio firmato Ibañez, ancora di testa, su calcio d’angolo arrivato al 56′. Dopo il 2-0, poi, è Gyasi a sprecare l’opportunità di riaprire la gara da due passi. La Roma controlla e ritrova nuova linfa con l’ingresso in campo di Afena–Gyan. Addirittura il giovane pupillo di Mourinho troverà anche la bella rete del 3-0, annullata per un fallo di mano che è costato al ghanese l’espulsione.

L’incubo arbitri continua
A mente fredda la cosa che veramente inorridisce è l’ormai certezza che in qualche modo l’arbitro, ieri è stato il turno di Prontera, riuscirà comunque a mettere la sua firma sulla situazione della Roma. Se fino ad ora l’Aia e i suoi scagnozzi hanno fatto perdere punti alla squadra di Mourinho con scelte letteralmente da denuncia, ieri il fischietto di Bologna è riuscito ad incidere anche in una partita che la Roma aveva già in cassaforte. Assolutamente indecente la prima ammonizione rifilata ad Afena–Gyan, per un non fallo su una rimessa laterale concessa alla Roma. Considerando anche che poco dopo, per una gomitata ricevuta da Gyasi, l’arbitro Prontera ha lasciato correre. E, sarà sicuramente solo un caso, sabato 18 la Roma sarà di scena in casa di un’Atalanta in piena corsa scudetto.

Atalanta-Roma, missione (im)possibile?
La squadra di Mourinho, sabato prossimo, dovrà far visita ad un’Atalanta reduce da sei vittorie di fila e ora in piena lotta per il tricolore con Inter, Milan e Napoli. Senza lo squalificato Afena-Gyan e con Smalling probabilmente out dopo l’ennesimo problema fisico (troppo bello il filotto di 4 gare da titolare), la Roma ritroverà almeno Mancini e con tutta probabilità anche Zaniolo. Ciò che è certo, in attesa di sapere quale esecutore verrà inviato dall’Aia al Gewiss Stadium, che servirà una prestazione molto più che perfetta per provare a strappare i tre punti alla squadra di Gasperini.
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