Tenacia, intensità e mentalità: ecco Sergio Oliveira, il centrocampista tanto voluto da mister Mourinho
Non è il regista che in molti si aspettavano, questo è meglio chiarirlo subito. E a dirlo forte e chiaro è stato proprio Sergio Oliveira, nuovo acquisto della Roma nel mercato di gennaio, nel corso della consueta intervista di presentazione ai canali ufficiali del club.
“Penso di essere un centrocampista con molta intensità, un box to box”. Box to box. Fisico e sostanza al primo posto. Nell’ambiente si era pensato servisse un calciatore di manovra, con qualità più da regista che da incursore o da incontrista, ma guardando i pregressi di Josè Mourinho la scelta non deve sorprendere. Il tecnico si è infatti spesso lamentato della mancanza di personalità nella rosa, specialmente a centrocampo.
Embed from Getty ImagesE allora ecco Oliveira, maglia numero 27. Il ragazzo proveniente dal Porto sarà chiamato sin da subito a dare il suo apporto in termini di personalità e carisma. Viene spontaneo aspettarselo titolare già a partire da domenica, nel match contro il Cagliari. Una curiosità: secondo i bookmakers il portoghese è il romanista che ha la maggior probabilità di essere ammonito. Sintomo di cattiveria.
Attenzione però a pensare che Sergio Oliveira (semplicemente Sergio sulla maglia) sia un centrocampista solo cuore, chiedere ai tifosi juventini. Il riferimento è a marzo dello scorso anno, quando nel ritorno degli ottavi di finale di Champions segnò una doppietta all’Allianz Stadium condannando all’eliminazione la squadra allora guidata da Pirlo. Un rigore nel primo tempo e una punizione dalla distanza nei tempi supplementari. Già, perché i calci piazzati sono una specialità di Oliveira, e anche questo è stato lui stesso a dircelo: “Mi piace andare al tiro e tirare i calci piazzati”.
Embed from Getty ImagesDifficilmente chi calcia le punizioni ha una scarsa tecnica di base, e il classe 1992 non fa eccezione. Ama tenere in mano le redini del gioco, dettando i tempi per le verticalizzazioni e per il fraseggio nello stretto. Quello che lo contraddistingue è la calma con il pallone tra i piedi. Mai frenetico, ha la personalità per saltare l’uomo per creare superiorità in una zona in cui la Roma non ha un calciatore realmente dominante alla lunga dai tempi di Radja Nainggolan e Kevin Strootman.
Josè Mourinho aveva chiesto un centrocampista pronto, completo e con mentalità. Tiago Pinto ha bussato in casa Porto ed è arrivato Sergio Oliveira. I presupposti sembrano essere quelli giusti, ma ora starà al ventinovenne di Paços de Brandão dimostrare di valere i milioni investiti. I tifosi, stanchi del poco mordente mostrato fin qui dalla Roma a centrocampo, non vedono l’ora di vederlo all’opera con la maglia giallorossa, già a partire da domenica.
Embed from Getty Images
Lascia un commento