677 chilometri. Questa è la distanza che separa Tivoli, città natale di Nicola Zalewski, e Trieste. Qui l’italo-polacco ha messo a segno il gol decisivo nell’ultima amichevole dei giallorossi contro la squadra locale. Per il talento classe 2002 a separare le due città ci sono anche l’infanzia sui campi della Nuova Spes e dieci anni di settore giovanile romanista, da quando Bruno Conti lo strappò alla concorrenza delle altre società interessate. Da allora una crescita continua, fino alla consacrazione in primavera tra le mura del centro sportivo Fulvio Bernardini sotto Alberto De Rossi. Nell’ultima stagione ha attirato l’attenzione dello staff di Paulo Fonseca, che lo ha convocato per la prima volta per la partita contro il Benevento, il 18 ottobre 2020. A rimanere negli occhi dei tifosi è stato però il suo goal nella semifinale di ritorno contro il Manchester United, che è valso il 3-2 ai Giallorossi.
Di sicuro Mourinho lo tiene in forte considerazione. Il giovane è stato convocato per il ritiro ed è sceso in campo in tutte e tre le partite disputate dalla squadra finora, realizzando anche due reti. A Trigoria si sta riflettendo se tenerlo in rosa oppure mandarlo a giocare in prestito. Ci si inizia a domandare se dietro la mancata insistenza dei giallorossi per l’acquisto di Kostić non ci sia proprio la volontà di considerare Zalewski come parte della batteria di trequartisti/esterni della Roma. A rispondere sarà il futuro, come sarà il futuro a mostrarci quale sarà la strada per gli altri gioielli della primavera convocati dal tecnico portoghese.
Embed from Getty ImagesIl riferimento ovviamente è a Ciervo e Bove. I due sono stati rispettivamente esterno e centrocampsta titolari della primavera di Alberto De Rossi, ed ora, come lo stesso Zalewski, hanno un contratto da professionisti sino al 2024. Nell’ultima apparizione Bove è stato tra i pochissimi a restare in campo per più di ottanta minuti insieme a Ibanez, Kumbulla e Fuzato. Per tutta la partita ha garantito a Mourinho corsa, aggressività e visione di gioco. Ciervo ha invece sostituito al minuto ’83 proprio il centrocampista ormai ex-primavera. Si è messo in evidenza agli occhi degli spettatori e degli addetti ai lavori con un azione personale di dribbling e conclusione di poco a lato, oltre che con il duro lavoro quotidiano a Trigoria. I tre 2002 si stanno impegnando per convincere Mourinho a dargli un occasione e farli entrare in pianta stabile nel giro della prima squadra, anche se non guarderebbero con malinconia a un anno passato a giocare in provincia. Ormai certo della permanenza in squadra è Ebrima Darboe, guadagnatosi un rinnovo di contratto che sembra ormai in dirittura di arrivo. Il gambiano è entrato nel cuore dei sostenitori nella parte finale della scorsa stagione, con un derby giocato da assoluto man of the match.
Si sa, i ritiri e le amichevoli sono da sempre terra di suggestioni e sogni di notti di mezza estate. Ora starà a questi ragazzi saper mantenere vivi i sogni e trasformarli in realtà.
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